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 il tartufo    -il dono più prezioso della nostra terra-

Da che si ha memoria, il Monferrato è sempre stato un territorio storicamente fecondo produttore di tartufi dalle eccellenti qualità organolettiche. Questo è dovuto al fatto che le tartufaie si trovano in terreni di fondovalle, tenaci, molto aperti e quindi spesso siccitosi che regalano ai nostri tartufi profumi unici, estremamente concentrati. La cerca è quindi difficile in questo habitat: non tutti i cani sono in grado di cercare e trovare, i tartufi più belli spesso crescono a profondità superiori ai 50 cm fino anche ad un metro! Questo rende ancora di più stimolante la ricerca, che si svolge ininterrottamente durante la stagione invernale giorno e notte, dalle prime luci dell’alba alle ore più buie e fredde della notte, sempre accompagnati dai nostri fedeli ‘tabui’, i nostri preziosi cani da tartufo senza i quali il ritrovamento di questi preziosi doni della terra non sarebbe possibile.

 

Eventi

In collaborazione con l'Associazione Tartufai Valle Ghenza, organizziamo durante l'anno eventi dove viene presentato accuratamente il mondo del tartufo, una descrizione delle varie attività e della tradizione, con possibilità di assistere a una cerca simulata e di vedere all'opera gli esperti con i fedeli compagni a 4 zampe!  

Associazione Tartufai 
Valle Ghenza

ASSOCIAZIONE TARTUFAI VALLE GHENZA

La nostra storia…

 

L’Associazione Tartufai Valle Ghenza nasce nel novembre 2017, col patrocinio e sostegno dei comuni di Rosignano, Cella Monte e Frassinello. Ad oggi conta quaranta soci.

 

Da settembre 2018 gestisce una ‘tartufaia controllata’ di cinquanta ettari, realizzata grazie alla collaborazione con agricoltori e privati cittadini che sensibilizzati su queste tematiche hanno generosamente aderito all’iniziativa, e grazie alla Provincia di Alessandria che ha deliberato la nostra domanda.

 

Di cinque anni in cinque anni verrà sottoposta a rinnovo, con l’impegno di eseguire manutenzione dei terreni a vocazione tartufigena, di mettere a dimora nuove piante adatte ad entrare in simbiosi con la più importante e pregiata specie di tartufo: il TuberMagnatum Pico.

 

Per la prima volta nella storia del nostro territorio siamo riusciti a fare gruppo con l’obbiettivo di preservare il patrimonio tartufigeno della nostra zona che rischia di scomparire, minacciato da un clima sempre più torrido e imprevedibile, dall’abbattimento di piante simbionti, dalla scarsa manutenzione dei fondi e dalla mancanza di controllo sulle attività di cerca illecite.

Un ringraziamento speciale a Emanuele Rendo, per il sostegno, la passione e la competenza.
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